Studio normativa armiera in Europa – ECR
Studio Normativa Europea su armi legali ed illegali e criminalità in Europa. gruppo ECR
Armi e trasmissioni TV tutto sbagliato? Forse no.
Abbiamo tutti assistito in queste ultime due settimane alle trasmissioni allarmistiche su sky Tg24 e su Rai Tre, esattamente la trasmissione Far West, termine a noi ben noto per definire un'ipotetica situazione senza legge che in realtà però non risulta verificarsi da nessuna parte se non in qualche stato del Sudamerica.
Noi non siamo completamente d'accordo con i nostri amici di altre associazioni riguardo al fatto che dovremmo astenerci costantemente dal partecipare a tale trasmissioni, poiché se è pur vero che lo scopo è intervistarci per poi manipolare le nostre risposte, è anche vero che il nasconderci costantemente farà sì che nessuno mai sento la nostra voce né ci conosca.
Pur tuttavia le due trasmissioni, con taglio diverso, hanno affrontato alcuni tecnicismi probabilmente non fondamentali, ma hanno anche portato, seppur con obiettivi tremendamente allarmistici, una serie di dati che invece si rivelano essere a nostro favore.Ed inoltre all'ascoltatore attento non saranno sfuggiti i due approfondimenti ove vengono intervistati un ex sicario omicida di camorra ed un attuale membro dell''ndrangheta. Ambedue ammettono a chiare lettere che tutte le armi usate in questi fatti di tremenda criminalità provengono dal mercato illegale e che sono facilmente reperibili sul mercato clandestino e anche alla portata dei minorenni..
Al di là dei dati da noi ben conosciuti, la incredibile scoperta, incredibile solo per loro, poiché noi possediamo questi dati da molto tempo (e li abbiamo anche pubblicati lo scorso anno nello studio scritto per il gruppo ECR della Commissione Europea) , del fatto che 4.600.000 italiani e forse di più posseggono un'arma porta in realtà ad emergere un dato che è esattamente l'opposto dell'allarmismo. Inoltre, come ha fatto notare Ruggero Pettinelli nel suo articolo su Armi e Tiro, già nel 2007 l'ente di ricerca Small Arms Survey stimava che circa il 12% degli italiani possedesse un'arma.
Poiché attualmente gli italiani maggiorenni sono circa 46 milioni significa che oggi dopo circa 18 anni, tale percentuale sia scesa al 10%. Questo significa che, poiché proprio lo stesso ineffabile Beretta di Opal scrive a chiare lettere sul suo sito che gli omicidi compiuti lo scorso anno con armi legali sono stati 40 significa che la categoria dei legali possessori di armi incide per una percentuale minore dello 0,0001.!! Un'emergenza nazionale? direi di no! Anzi direi che l'ufficializzazione di questo dato cristallizza chiaramente il fatto che non solo non siamo un'emergenza ma che ad una grande quantità di armi e di legali possessori corrisponde un'incidenza sulla criminalità statisticamente irrilevante. E questo da almeno quarant'anni.!
Nella trasmissione viene anche evidenziato come dato sorprendente che di questi 4.600.000 soltanto 150.000 si allenerebbero regolarmente al Poligono dato che a noi non torna per nulla poiché sono molto di più ma in ogni caso a maggior ragione non capisco perché questo sarebbe un problema poiché vorrebbe dire che circa l'80% di queste Armi non esce mai di casa con grande soddisfazione di coloro che vedono pericoli dappertutto.
Inoltre, lo stesso Beretta, lui intervistato e noi no, quindi senza possibilità di replica., mente spudoratamente proprio sugli stessi dati che lui pubblica sul suo sito, sostenendo che la nostra categoria inciderebbe per il 40% sugli omicidi. Dato ovviamente falso poiché proprio l'Istat ha appena certificato, e si trova tranquillamente online, che lo scorso anno sono stati compiuti 334 omicidi di cui il 30% con armi, attenzione con armi da fuoco comprese quelle illegali, il che significa circa 100 omicidi con armi da fuoco.. Gli altri sono stati verosimilmente compiuti con altri oggetti a atti ad offendere quali mazze, martelli, coltelli, investimenti, spinte nel vuoto dalle finestre di case eccetera eccetera. Di questi 100 omicidi 40 sono stati compiuti con armi legalmente detenute quindi a casa mia, e anche a quella della statistica, l'incidenza è poco superiore al 10% e non il 40% come falsamente affermato.
Inoltre, proprio nella breve intervista si afferma che il certificato del medico curante che esclude la presenza di malattie mentali sia ridicolo, invece andrebbe redatto da un qualsiasi psicologo; questo fa comprendere la distorta percezione di legalità di chi ci avversa, il quale affiderebbe a una qualsiasi persona laureata in psicologia e che lavora in una struttura pubblica, un potere di discrezionalità che la legge attribuisce soltanto alle autorità di pubblica sicurezza e questo in palese violazione di norma ed in palese dimostrazione di ignoranza dei minimi principi fondamentali dello stato di diritto. Tra l'altro una visita psicologica o psichiatrica che viene prescritta in casi particolari, che non è richiesta invece per la patente di guida di automobili, camion mezzi pubblici, eccetera e nessun altra licenza professionale.
Però per noi sì, perché a loro fa comodo. Questo dopo che già nel 2018 lo studio effettuato dall'Università La Sapienza confermava che il sistema di monitoraggio sulle malattie mentali per le licenze di porto d'armi funziona perfettamente. Ricordiamoci inoltre che l'Italia è uno di quegli Stati, pochi peraltro, che prevede appunto questo controllo incrociato sulla presenza di condizioni ostative medico psicologiche per l'ottenimento di una qualsiasi licenza di porto d'armi e anche della semplice detenzione.
Ma tornando ai numeri, ci preme anche far notare che come giustamente ha osservato Concezio, proprio nel servizio di Far West viene evidenziato un interessante approfondimento sul disfunzionamento dei braccialetti elettronici; quelli che dovrebbero essere proprio lo strumento di tutela delle persone prevalentemente donne, la cui vita è in pericolo per la presenza di altri esseri umani per i quali la legge ha previsto un monitoraggio costante per evitare che possano portare danni fisici o addirittura la morte ai soggetti perseguitati. Gli stessi soggetti, e sottolineiamo perlopiù donne, ai quali è anche vietato di detenere persino in casa uno spray al peperoncino che abbia una percentuale di prodotto urticante sufficiente a fermare correttamente un avversario. Quindi nemmeno un'arma da fuoco, come è normale e legale in tutto il resto del mondo, ma semplice semplicemente uno spray efficace per evitare di essere uccise o gravemente ferite.. qui la tutela scompare ed è affidata alla TIM e alla WIND con un appalto di servizio pubblico con un funzionamento saltuario e la nota carenza di organici delle autorità di pubblica sicurezza.
Quindi, riassumendo, siamo tantissimi e fondamentalmente statisticamente inesistenti come capacità lesiva, siamo vessati perché abbiamo un'arma ma dobbiamo subire e al limite affidarci a strumenti elettronici che non funzionano, dovremmo essere sottoposti ad approfondite visite psichiatriche che non sono previste per nessun altro tipo di licenza e che sono fondamentalmente illegali, e da quarant'anni NON costituiamo un pericolo ma anzi poiché siamo tutti soggetti di specchiata legalità, forse un giorno potremmo anche essere un supporto alle forze dell'ordine in situazioni che cominciano a poter diventare tremendamente reali. Basta vedere cosa sta accadendo nel mondo..
Grazie comunque alle due trasmissioni TV che forse cercando la notizia eclatante, hanno in realtà cristallizzato una situazione a nostro favore. Cominciamo a pensare a come riuscire a portare pubblicamente la nostra versione che poi è quella dei dati e non quella delle false teorie..
Un abbraccio a tutti e la battaglia continua..... lo studio dello scorso anno per il Gruppo ECR è liberamente scaricabile a questo link.:
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